Vocabolario italiano - veneto

  


 

 

se te ghè òja, màndame do righe a sto indirizo...
   
 


                

 

ANNOTAZIONI

Il dialetto veneto non è uguale dappertutto: quello del sito è della Bassa Padovana, dove si usa molto la "Z", che nell'Alta è scomparsa per diventare "S", e dove si usano certe vocali aperte, come la "e".

Questo vocabolario è, appunto, della Bassa e raccoglie anche certi termini ormai in disuso, sentiti le ultime volte dalla bocca delle nonne Maria e Meneghina (due miniere per chi, come me, sta lavorando perché il dialetto non scompaia).

A me piace - e sono obbligato (v. Gramatica) - adoperare la "X" sonora, come una volta, per scrivere, ad esempio: “Xe (è), Xolare (volare), Xio (zio)” (quando la "s" farebbe confondere il termine con un altro: xe-se, xolare-solare, xio=sio); mi piace, inoltre, la “n” davanti a “b” e “p” (canpo, banpa, conbàtare, ec.).

Un'altra cosa: di solito il dialetto non si scrive con gli accenti (ed è un errore perché è un guaio per chi legge, anche se più comodo per chi scrive), ma in questo vocabolario ci sono: è uno strumento di consultazione, quindi deve aiutare nella pronuncia. Proprio gli accenti, fra l'altro, fanno sentire le differenze fra le diverse parlate venete.

Rimaniamo d'accordo che io continuo con la ricerca delle parole mancanti; intanto, chi vuole mi può scrivere per farmi notare errori o ...colpevoli assenze. L'indirizzo e-mail è riportato sul disegnino in alto.

 

               

BIBLIOGRAFIA:

la memoria “scolpita” delle mie due nonne, Maria e Meneghina, e di tutti gli anziani che ho intervistato;  la mia “RACOLTA DE PROVERBI VENETI;   il VOCABOLARIO ILLUSTRATO DELLA LINGUA ITALIANA   di G. DEVOTO e G.C. OLI (SELEZIONE DAL READER’S DIGEST);  il  “DIZIONARIO LINGUISTICO GRAMMATICALE E DEI SINONIMI E CONTRARI (ISTITUTO GEOGRAFICO DE AGOSTINI);   la “GRAMMATICA VENETA  di SILVANO BELLONI (LA GALIVERNA); "GRAFIA VENETA UNITARIA" A CURA DELLA GIUNTA REGIONALE DEL VENETO (ED. LA GALIVERNA); “A TOLA COI NOSTRI VECI” di MARIU’ SALVATORI ZULIANI (FRANCO ANGELI);   “L’INFERNO DE DANTE”, "EL PARADISO DE DANTE", "EL PURGATORIO DE DANTE", di ANONIMO DA PIOVE (REBELLATO)- (seconda edizione de L'INFERNO,  PAOLUCCI EDITORE PADOVA);  PROVERBI COMMENTATI” di PAOLO TIETO (PANDA ED.); “PAR PERDARSE VIA” di PIER GIUSEPPE CEVESE (BIBLIOTECA COMINIANA);  TEGNERSE AL NATURALE” di GIANNI SPARAPAN (MINELLIANA);  "DOMAN DOMAN DOMENEGA" di CAMILLO CORRAIN e ROBERTO VALANDRO (GRUPPO BASSA PADOVANA); "ANDE, BALI E CANTE DEL VENETO" di ANTONIO CORNOLDI (REGIONE DEL VENETO - MINELLIANA); "ME GA CONTA' ME NONO..." di Francisci editore; "IL POLESANO, Dizionario dei modi di dire del Polesine di Rovigo" di A. e G. Romagnolo (ED. GIEFFE SRL - ROVIGO); “PADOVANDO” di P.G. FONTANA con R. OMETTO (ED. TIP. TURRA); “Quatro Ciàcoe” MENSILE IN DIALETTO DI CULTURA E TRADIZIONI VENETE (EDITORIALE PADOVA) e in particolare il “VOCABOLARIO Etimologico VENETO ITALIANO” di G.F. TURATO e D. DURANTE (LA GALIVERNA). Questo mi è servito da traccia, ma è privo di molti termini della Bassa Padovana (essendo stato costruito su un dialetto più "ecumenico") o riporta termini che si scrivono e pronunciano in modo diverso. Ha, di eccezionale, il richiamo etimologico di ogni parola: ve lo consiglio, a ogni modo! Non può mancare in mezzo ai libri di un veneto che si rispetti. Così come la grammatica di Silvano Belloni.